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comunicare il valore: il bilancio del capitale intellettuale

DplComunicareFotoLa crescita aziendale è oggi requisito necessario per sopravvivere in un contesto economico sempre più turbolento e competitivo.  La crescita viene spesso attuata per via interna, ossia attivando e sfuttando processi di “creazione di valore”. Va sottolineato però che non basta creare valore ma è anche necessario diffondere il valore creato, cioè comunicarlo agli stakeholders attraverso specifici metodi e strumenti: solo così infatti la crescita realizzata diventerà anche percepibile e quindi il valore “as is” dell’azienda tenderà ad allinearsi al valore teorico di mercato della stessa.

Gli intangibili sono un’importante leva di creazione di valore: molte aziende infatti investono in formazione, marketing, processi interni, ecc. La misurazione e il controllo di tali risorse passa attraverso tools specifici dedicati a singoli item o alla globalità degli intangibles strategici (c.d. sistemi di misurazione del capitale intellettuale). Nonostante la rilevanza di tali risorse, si è già scritto che queste risultano spesso non monitorate in modo adeguato; molto più raramente avviene però la comunicazione del valore creato attraverso la gestione degli intangibili e quindi tutte le attività e gli investimenti realizzati dalle aziende restano invisibili.

La diffusione del valore creato attraverso gli intangibili può avvenire, in prima istanza, attraverso il bilancio di esercizio. I pesanti vincoli normativi che lo regolano pongono però delle forti limitazioni alla tipologia di informazioni comunicabili nonché alla forma e alle modalità adottabili per la comunicazione. Ecco quindi che appare preferibile adottare uno strumento specifico quale il “bilancio o report del capitale intellettuale”.

Tale “bilancio” è uno strumento per rappresentare il ruolo degli intangibles nell’ambito del processo di creazione di valore: si focalizza su capitale umano, relazionale e strutturale e indica le attività di creazione e sviluppo poste in essere nel periodo, lo stock di intangibles posseduto e la performance realizzata, attraverso indicatori fisico-tecnici, indicatori monetari ed elementi di “narrativa” utili a dare la giusta interpretazione ai numeri indicati.

Tipicamente i report del capitale intellettuale si focalizzano solo sugli asset intangibili, trascurando l’esistenza delle c.d. passività intellettuale (“intellectual liabilities”) rischiando quindi di fornire una visione parziale della realtà. E’ infatti importante non solo comunicare gli intangibili posseduti ma anche i rischi che questi presentano e implicano per l’azienda. Questa è la nuova frontiera: passare da un concetto di intellectual capital ad uno di intellectual equity.

Photo credits: extrascuola.provincia.bergamo.it.

, di Marco Giuliani, su: Risorse Umane, Intangibles e Sostenibilità -

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